La chirurgia odontoiatrica è una branca molto vasta che comprende molti trattamenti: dalla semplice estrazione dentale alla chirurgia ossea rigenerativa.
La caratteristica principale degli interventi chirurgici nel nostro studio è l’assenza completa di dolore e la serenità dei nostri pazienti figlia dell’esperienza e della capacità empatica del nostro Team.
I denti del giudizio detti anche terzi molari o ottavi, poiché sono l’ottavo dente partendo dal primo che è l’incisivo centrale, sono gli ultimi denti che erompono nelle nostre bocche.
Questo è un parametro molto variabile ma generalmente l’eruzione si ha tra i 18 e i 25 anni, in casi più rari si può avere anche più tardi verso i 30.
Normalmente sono 4, 2 sopra e 2 sotto, ma sono frequenti i casi di agenesia, ovvero mancanza, di uno o più ottavi, non è raro trovare pazienti che ne hanno meno di 4 ad esempio 2.
Sono molto rari invece i casi di elementi sovrannumerari, ovvero quando c’è un dente del giudizio in più, definiti anche noni, in questi casi l’estrazione è quasi sempre necessaria.
In molti casi i denti del giudizio non trovano posto nell’arcata dentale, l’evoluzione ha fatto sì che lo spazio delle arcate dentarie si sia ridotto dato che non c’è più bisogno di masticare cibi estremamente duri. Per questa ragione quando arriva il momento dell’eruzione l’ottavo può non trovare spazio sufficiente e:
I denti esternamente sono composti da 2 materiali:
Osso e gengiva sono quindi in grado di attaccarsi al cemento ma non allo smalto, ne consegue che nel caso di un dente semi-incluso la gengiva non sia in grado di attaccarsi allo smalto e quindi si formi una tasca a fondo cieco non pulibile dove il cibo si accumula determinando infiammazione della zona.
Gli ottavi inclusi completamente al dì sotto della gengiva vanno comunque analizzati con una radiografia panoramica e, se necessario, con una Tac 3D cone-beam per stabilire se possano arrecare danni al dente davanti. In rari casi possono inoltre formarsi infezioni o cisti associate a dente non erotto poiché in realtà vi è una piccola comunicazione con l’esterno, in queste circostanze si rende necessaria l’estrazione.
No, ogni caso va valutato attentamente, i denti del giudizio vengono estratti per 3 motivazioni:
Tipicamente è un dolore sordo e irradiato, frequentemente non si è in grado di indicare una zona precisa ma si avverte dolore su un’area molto ampia che può arrivare fino al collo e allo zigomo.
Inizialmente il dentista dopo aver effettuato una visita stabilendo che la causa sia quella prescrive una terapia antinfiammatoria sia per via orale che locale con collutori disinfettanti, qualora l’episodio sia particolarmente esteso presentando anche gonfiore viene associato un antibiotico.
Successivamente si valuterà se sia necessaria l’estrazione.
No, nei casi di patologia è l’unico trattamento possibile, infatti le terapie farmacologiche antinfiammatorie ed antibiotiche servono solamente a far passare l’episodio acuto in atto, ma la causa, ovvero il dente del giudizio, non viene rimosso il dolore ricomparirà dopo qualche settimana.
Se ha già fatto male probabilmente tornerà a far male nel giro di qualche settimana rendendo necessaria una nuova assunzione di antinfiammatori ed antibiotici. L’evento più problematico è sicuramente la carie del dente davanti: il 36% delle carie dei secondi molari è associato a denti del giudizio patologico. Trattare questo tipo di carie sarà successivamente molto difficile e richiederà comunque l’estrazione del dente del giudizio.
No, è un’operazione completamente indolore grazie all’anestesia locale, oggi le tecniche anestesiologiche sono così evolute che consentono di operare in tutta sicurezza e tranquillità.
Il più delle volte è un intervento di routine, la difficoltà dipende da:
Anche nei casi più complessi è possibile eseguire un intervento in tutta sicurezza grazie ad un’accurata pianificazione preoperatoria sulla Tac 3D cone-beam.
Con in tutti gli interventi chirurgici ci possono essere gonfiore e dolore post-operatorio che si risolvono entro qualche giorno e si possono tenere sotto controllo assumendo antibiotici ed antinfiammatori.