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Studio Dentistico Vercellini

Chirurgia dei denti del giudizio

Studio dentistico Vercellini - Chirurgia

La chirurgia odontoiatrica è una branca molto vasta che comprende molti trattamenti: dalla semplice estrazione dentale alla chirurgia ossea rigenerativa.
La caratteristica principale degli interventi chirurgici nel nostro studio è l’assenza completa di dolore e la serenità dei nostri pazienti figlia dell’esperienza e della capacità empatica del nostro Team.

Che cosa sono i denti del giudizio?

I denti del giudizio detti anche terzi molari o ottavi, poiché sono l’ottavo dente partendo dal primo che è l’incisivo centrale, sono gli ultimi denti che erompono nelle nostre bocche.

Quando “spuntano” i denti del giudizio?

Questo è un parametro molto variabile ma generalmente l’eruzione si ha tra i 18 e i 25 anni, in casi più rari si può avere anche più tardi verso i 30.

Quanti sono i denti del giudizio?

Normalmente sono 4, 2 sopra e 2 sotto, ma sono frequenti i casi di agenesia, ovvero mancanza, di uno o più ottavi, non è raro trovare pazienti che ne hanno meno di 4 ad esempio 2. 
Sono molto rari invece i casi di elementi sovrannumerari, ovvero quando c’è un dente del giudizio in più, definiti anche noni, in questi casi l’estrazione è quasi sempre necessaria.

Posizioni anomale dei denti del giudizio

In molti casi i denti del giudizio non trovano posto nell’arcata dentale, l’evoluzione ha fatto sì che lo spazio delle arcate dentarie si sia ridotto dato che non c’è più bisogno di masticare cibi estremamente duri. Per questa ragione quando arriva il momento dell’eruzione l’ottavo può non trovare spazio sufficiente e:

  • Non erompere rimanendo al dì sotto della gengiva, tale condizione si definisce ottavo incluso
  • Erompere parzialmente dalla gengiva, tale condizione si definisce ottavo semi-incluso
  • Ruotare in avanti o indietro, tali condizioni si definiscono rispettivamente ottavo mesioverso ed ottavo distoverso

Perché un ottavo erotto parzialmente è problematico?

I denti esternamente sono composti da 2 materiali:

  • Smalto: materiale duro e liscio che ricopre la corona del dente ovvero la parte bianca che vediamo in bocca e deputata a stare all’esterno
  • Cemento: materiale più morbido e poroso che ricopre la radice del dente ovvero la parte gialla che normalmente non vediamo poiché è deputata a stare sotto la gengiva a contatto con l’osso.

Osso e gengiva sono quindi in grado di attaccarsi al cemento ma non allo smalto, ne consegue che nel caso di un dente semi-incluso la gengiva non sia in grado di attaccarsi allo smalto e quindi si formi una tasca a fondo cieco non pulibile dove il cibo si accumula determinando infiammazione della zona.

Un ottavo non erotto è un problema?

Gli ottavi inclusi completamente al dì sotto della gengiva vanno comunque analizzati con una radiografia panoramica e, se necessario, con una Tac 3D cone-beam per stabilire se possano arrecare danni al dente davanti. In rari casi possono inoltre formarsi infezioni o cisti associate a dente non erotto poiché in realtà vi è una piccola comunicazione con l’esterno, in queste circostanze si rende necessaria l’estrazione.

L’estrazione dei denti del giudizio è sempre necessaria?

No, ogni caso va valutato attentamente, i denti del giudizio vengono estratti per 3 motivazioni:

  • Terapeutica: viene eseguita quando c’è un problema al dente del giudizio come infezioni ricorrenti o carie
  • Strategica: viene eseguita per facilitare trattamenti odontoiatrici sul dente davanti (secondo molare)
  • Preventiva: viene eseguita per ridurre il rischio di danni futuri legati alla permanenza in sede del terzo molare o alla sua estrazione tardiva

Quali sono le caratteristiche del dolore ai denti del giudizio?

Tipicamente è un dolore sordo e irradiato, frequentemente non si è in grado di indicare una zona precisa ma si avverte dolore su un’area molto ampia che può arrivare fino al collo e allo zigomo.

Cosa fare se ho dolore al dente del giudizio?

Inizialmente il dentista dopo aver effettuato una visita stabilendo che la causa sia quella prescrive una terapia antinfiammatoria sia per via orale che locale con collutori disinfettanti, qualora l’episodio sia particolarmente esteso presentando anche gonfiore viene associato un antibiotico.
Successivamente si valuterà se sia necessaria l’estrazione.

Ci sono alternative all’estrazione dei denti del giudizio?

No, nei casi di patologia è l’unico trattamento possibile, infatti le terapie farmacologiche antinfiammatorie ed antibiotiche servono solamente a far passare l’episodio acuto in atto, ma la causa, ovvero il dente del giudizio, non viene rimosso il dolore ricomparirà dopo qualche settimana.

Cosa rischio se non estraggo un dente del giudizio che mi ha fatto male?

Se ha già fatto male probabilmente tornerà a far male nel giro di qualche settimana rendendo necessaria una nuova assunzione di antinfiammatori ed antibiotici. L’evento più problematico è sicuramente la carie del dente davanti: il 36% delle carie dei secondi molari è associato a denti del giudizio patologico. Trattare questo tipo di carie sarà successivamente molto difficile e richiederà comunque l’estrazione del dente del giudizio.

È doloroso togliere un dente del giudizio?

No, è un’operazione completamente indolore grazie all’anestesia locale, oggi le tecniche anestesiologiche sono così evolute che consentono di operare in tutta sicurezza e tranquillità.

È complicato togliere un dente del giudizio?

Il più delle volte è un intervento di routine, la difficoltà dipende da:

  • Posizione dell’ottavo
  • Orientamento
  • Grado di eruzione

Anche nei casi più complessi è possibile eseguire un intervento in tutta sicurezza grazie ad un’accurata pianificazione preoperatoria sulla Tac 3D cone-beam.

Cosa succede dopo aver tolto un dente del giudizio?

Con in tutti gli interventi chirurgici ci possono essere gonfiore e dolore post-operatorio che si risolvono entro qualche giorno e si possono tenere sotto controllo assumendo antibiotici ed antinfiammatori.

Cosa devo fare dopo aver tolto un dente del giudizio?

  • Assumere i farmaci prescritti dal dentista in genere antibiotico, antinfiammatorio e sciacqui con collutorio antibatterico
  • Non gonfiare la guancia o sciacquarsi la bocca per le prime 8-12 ore successive all’intervento per evitare il sanguinamento, gli sciacqui con il collutorio andranno effettuati in maniera passiva ovvero posizionando il collutorio in bocca e muovendo la testa
  • Spazzolare e lavare i denti normalmente tranne nella zona dell’intervento, questa zona andrà pulita tamponandola dolcemente con una garza imbibita di colluttorio
  • Assumere una dieta morbida, semiliquida e fredda per 3-4 giorni
  • Nelle prime 8 ore successive all’intervento applicare il ghiaccio sulla pelle ad intervalli regolari: tenerlo per 10 minuti e toglierlo per altri 10 minuti
  • Evitare per almeno 7 giorni di assumere alimenti che contengano semini come sesamo, fragole, pomodori, mirtilli e more.
  • Evitare i cibi acidi e piccanti come limone e peperoncino
  • Non preoccuparsi se residua una minima quantità di sangue in bocca per 1 o 2 giorni
  • In caso di sanguinamento importante applicare una garza bagnata nella zona in compressione
  • Evitare fumo ed alcol per i 2-3 giorni successivi all’intervento
  • Evitare l’attività fisica e sportiva pesante per almeno 4 giorni
  • Dormire o riposare dal lato opposto a quello operato oppure in alternativa con 2 cuscini, questo previene e attenua il gonfiore
  • Non masticare gomme da masticare per 7 giorni
  • Non assumere farmaci come l’aspirina (acido acetilsalicidico) che potrebbero interferire con la coagulazione