È probabilmente tra le branche più delicate dell'odontoiatria e non è sempre facile trovare uno studio che la tratti. Comprende un approccio pedodontico, la parte più importante del trattamento, che aiuta i bambini a non avere paura dei medici, a fidarsi e a vivere la seduta come un gioco; fino ad arrivare alla vera e propria cura dei denti sia decidui che permanenti.
Viene inoltre insegnato ai bambini a prendersi cura dei dentini anche a casa e saranno invitati semestralmente o annualmente al controllo in studio, in modo da prevenire qualsiasi problema e motivarli ulteriormente.
Perché prevenire oggi, assicura un bel sorriso domani.
La dentizione da latte o decidua è costituita da 20 denti, 10 per arcata, 4 incisivi, 2 canini e 4 molaretti:
Un segnale classico di eruzione è la tendenza, da parte del bambino, a mettersi in bocca qualsiasi oggetto abbia tra le mani, associati all’eruzione possono presentarsi:
Esistono in commercio giocattoli specifici studiati per essere raffreddati adeguatamente in frigorifero in maniera che possano dare sollievo al bimbo se applicati localmente.
Qualora il dolore non fosse controllabile Vi invitiamo a contattare lo studio o il pediatra per valutare una prescrizione farmacologica.
È consigliabile che la prima visita odontoiatrica venga fatta verso i 18/24 mesi indipendentemente dalla presenza o meno di problematiche o sintomatologie dentali per svariate ragioni. È importante eseguire la prima visita quando non ci siano state ancora problematiche dentali per abituare il bambino alla figura del dentista ed ai suoi attrezzi prendendo confidenza anche con i rumori e gli odori dello studio dentistico.
Dagli 8-10 mesi quando i primi denti sono completamente erotti è consigliabile dopo ogni poppata o pasto utilizzare uno spazzolino apposito con setole morbide, testina piccola, unito ad un dentifricio specifico per neonati. Per non vanificare gli effetti delle manovre di igiene orale è assolutamente vietato concedere ciucci o biberon zuccherati per calmare il neonato e favorire il sonno.
La prima visita dal dentista di un bambino è diversa da quella di un adulto: è un momento di gioco conoscitivo al quale si associano tecniche comunicative (rinforzo positivo, tell show do etc) volte a stabilire un rapporto di fiducia ed empatia con il dentista pediatrico. Questo fa abituare il bambino allo studio dentistico creando una situazione positiva in grado di garantire buona riuscita dei trattamenti a breve e a lungo termine. Avere un buon rapporto con l’odontoiatra fin da bambini significa averlo per tutta la vita!
Perché la salute dei denti permanenti dipende da quella dei denti da latte, questi infatti guidano l’eruzione dei permanenti e gli mantengono lo spazio necessario:
In caso di perdita precoce di un dente da latte, generalmente per carie molto estese che portano all’estrazione, si presenta una necessità fondamentale ovvero mantenere quello spazio che era occupato dall’elemento perso. I denti hanno un equilibrio dinamico non statico questo significa che se si forma uno spazio tra 2 denti questi tenderanno a collassare chiudendolo, quindi l’elemento permanente sottostante non avrà più dove erompere. Un mantenitore di spazio è un apparecchio solitamente fisso applicato ai denti vicini a quello perso prevenendone il movimento. Con questo semplice accorgimento si previene l’insorgenza di affollamenti dentali ed il dente permanente potrà erompere correttamente.
I denti permanenti sono 32, 16 per arcata, 4 incisivi, 2 canini, 4 premolari e 6 molari:
A questo punto c’è una fase di stop detta fase di dentizione mista nella quale coesistono denti da latte e denti permanenti, poi la permuta riprende generalmente:
Bisogna eseguire visita odontoiatrica completata da una radiografia per comprenderne il motivo:
Sulla superficie masticante dei denti, specialmente molari e premolari, sono presenti dei solchi e delle fessure responsabili di più dell’80% delle carie tra i 5 e i 17 anni se non trattati. La sigillatura è una metodica di prevenzione delle lesioni cariose conosciuta ed applicata in tutto il mondo ormai da molti decenni, consiste nella chiusura meccanica utilizzando un composito biocompatibile delle irregolarità dello smalto dentario presenti principalmente sulla porzione masticante dei molari, dei premolari e, in alcuni casi, sulla superficie palatale dei denti anteriori. È una manovra molto semplice, veloce e assolutamente indolore, la sua efficacia è massima se eseguita subito dopo l’eruzione del dente definitivo, ad esempio per i primi molari permanenti tra i 6 e i 7 anni.
Le lesioni da trauma sono di solito provocate da cadute accidentali, eventi sportivi o incidenti stradali, interessano principalmente i denti anteriori di bambini o adolescenti e gli incisivi centrali superiori sono i più colpiti. È un evento di assoluta urgenza dove la tempestività gioca un ruolo fondamentale bisogna recarsi immediatamente da un dentista o in un pronto soccorso odontoiatrico portando con sé, se presente, il dente o il frammento di dente conservato sotto soluzione fisiologica, saliva del paziente o latte.
È importante comprendere la dinamica e l’entità dell’evento e fare una diagnosi clinica e radiologica corretta, possono verificarsi diversi eventi:
Nel caso il trauma coinvolga un elemento da latte la situazione è meno grave (non si reimpiantano generalmente denti decidui) ma bisogna controllarlo clinicamente e radiologicamente.
La fluoroprofilassi, ovvero la costante presenza di fluoro a livello della cavità orale, riduce significativamente il rischio di carie. Il fluoro agisce:
Il fluoro è presente in differenti concentrazioni nell’acqua che beviamo ed in molti alimenti (ad es. patate, carote e spinaci) per completare l’assunzione sono disponibili dentifrici fluorati o perfino compresse.
È necessario tuttavia controllare la quantità di fluoro somministrata poiché in caso di eccesso si può andare incontro a fluorosi. La fluorosi (malattia da eccesso di fluoro) porta alla formazione di fastidiose macchie bianco giallastre sulla superficie dei denti, soprattutto incisivi centrali e laterali superiori, e nei casi più gravi ad accumuli scheletrici.
È da preferirsi la via topica ovvero da contatto per la somministrazione del fluoro rispetto a quella sistemica (compresse), ne consegue che il prodotto di elezione rimanga il dentifricio fluorato con cui lavare i denti: