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Studio Dentistico Vercellini

Odontoiatria pediatrica

Studio dentistico Vercellini - Ortodonzia pediatrica

È probabilmente tra le branche più delicate dell'odontoiatria e non è sempre facile trovare uno studio che la tratti. Comprende un approccio pedodontico, la parte più importante del trattamento, che aiuta i bambini a non avere paura dei medici, a fidarsi e a vivere la seduta come un gioco; fino ad arrivare alla vera e propria cura dei denti sia decidui che permanenti. 
Viene inoltre insegnato ai bambini a prendersi cura dei dentini anche a casa e saranno invitati semestralmente o annualmente al controllo in studio, in modo da prevenire qualsiasi problema e motivarli ulteriormente.
Perché prevenire oggi, assicura un bel sorriso domani.

Quando “spuntano” i denti da latte?

La dentizione da latte o decidua è costituita da 20 denti, 10 per arcata, 4 incisivi, 2 canini e 4 molaretti:

  • A 5-7 mesi spuntano gli incisivi centrali inferiori seguiti dai superiori a 6-8 mesi
  • Gli incisivi laterali li seguiranno, rispettivamente a 7-10 mesi gli inferiori e a 8-11 mesi i superiori
  • L’eruzione sarà completata dai primi molaretti a 10-16 mesi, dai canini a 16-20 mesi e dai secondi molaretti a 20-30 mesi

Cosa fare durante l’eruzione dei denti da latte?

Un segnale classico di eruzione è la tendenza, da parte del bambino, a mettersi in bocca qualsiasi oggetto abbia tra le mani, associati all’eruzione possono presentarsi:

  • Infiammazione e gonfiore gengivali
  • Aumento della salivazione
  • Irritabilità con conseguenti disturbi del sonno
  • Raramente febbre o diarrea

Esistono in commercio giocattoli specifici studiati per essere raffreddati adeguatamente in frigorifero in maniera che possano dare sollievo al bimbo se applicati localmente.
Qualora il dolore non fosse controllabile Vi invitiamo a contattare lo studio o il pediatra per valutare una prescrizione farmacologica.

A che età bisognerebbe portare un bambino dal dentista?

È consigliabile che la prima visita odontoiatrica venga fatta verso i 18/24 mesi indipendentemente dalla presenza o meno di problematiche o sintomatologie dentali per svariate ragioni. È importante eseguire la prima visita quando non ci siano state ancora problematiche dentali per abituare il bambino alla figura del dentista ed ai suoi attrezzi prendendo confidenza anche con i rumori e gli odori dello studio dentistico.

Da quando bisogna iniziare a spazzolare i denti?

Dagli 8-10 mesi quando i primi denti sono completamente erotti è consigliabile dopo ogni poppata o pasto utilizzare uno spazzolino apposito con setole morbide, testina piccola, unito ad un dentifricio specifico per neonati. Per non vanificare gli effetti delle manovre di igiene orale è assolutamente vietato concedere ciucci o biberon zuccherati per calmare il neonato e favorire il sonno.

Cos’è l’approccio pedodontico?

La prima visita dal dentista di un bambino è diversa da quella di un adulto: è un momento di gioco conoscitivo al quale si associano tecniche comunicative (rinforzo positivo, tell show do etc) volte a stabilire un rapporto di fiducia ed empatia con il dentista pediatrico. Questo fa abituare il bambino allo studio dentistico creando una situazione positiva in grado di garantire buona riuscita dei trattamenti a breve e a lungo termine. Avere un buon rapporto con l’odontoiatra fin da bambini significa averlo per tutta la vita!

Perché bisogna curare i denti da latte anche se poi nasceranno i permanenti?

Perché la salute dei denti permanenti dipende da quella dei denti da latte, questi infatti guidano l’eruzione dei permanenti e gli mantengono lo spazio necessario:

  • La perdita precoce di un dente deciduo può causare una perdita dello spazio e creare problemi di affollamento dei denti permanenti
  • La struttura dei denti da latte è più fragile di quella dei permanenti per questo motivo è più facile che si formino delle carie causando dolore

Cos’è un mantenitore di spazio e a cosa serve?

In caso di perdita precoce di un dente da latte, generalmente per carie molto estese che portano all’estrazione, si presenta una necessità fondamentale ovvero mantenere quello spazio che era occupato dall’elemento perso. I denti hanno un equilibrio dinamico non statico questo significa che se si forma uno spazio tra 2 denti questi tenderanno a collassare chiudendolo, quindi l’elemento permanente sottostante non avrà più dove erompere. Un mantenitore di spazio è un apparecchio solitamente fisso applicato ai denti vicini a quello perso prevenendone il movimento. Con questo semplice accorgimento si previene l’insorgenza di affollamenti dentali ed il dente permanente potrà erompere correttamente.

A che età iniziano a spuntare i denti permanenti?

I denti permanenti sono 32, 16 per arcata, 4 incisivi, 2 canini, 4 premolari e 6 molari:

  • Intorno ai 6 anni erompono i primi molari permanenti dietro agli ultimi molaretti da latte
  • A 6-7 anni gli incisivi centrali generalmente, prima gli inferiori poi i superiori
  • A 7-8 anni gli incisivi laterali generalmente, prima gli inferiori poi i superiori

A questo punto c’è una fase di stop detta fase di dentizione mista nella quale coesistono denti da latte e denti permanenti, poi la permuta riprende generalmente:

  • A 10-11 anni primi premolari superiori, canini inferiori e primi premolari inferiori
  • A 11-12 anni secondi premolari superiori, secondi premolari inferiori e canini superiori
  • A 13-14 anni si completa con l’eruzione dei secondi molari generalmente prima gli inferiori e poi i superiori
  • I denti del giudizio hanno uno sviluppo molto variabile, per approfondire si veda la sezione corrispondente

Cosa fare se non “spunta” un dente permanente?

Bisogna eseguire visita odontoiatrica completata da una radiografia per comprenderne il motivo:

  • Potrebbe essersi verificato un impedimento nel processo di eruzione del dente dovuto ad esempio ad un’errata posizione di questo all’interno dell’osso.
  • Può accadere in alcuni casi, ovvero circa il 7% della popolazione italiana, che il dente permanente non si sia mai formato (agenesia); i denti più colpiti sono l’incisivo laterale superiore, i secondi premolari inferiori ed i terzi molari o denti del giudizio.

Cos’è la sigillatura dei solchi e delle fossette?

Sulla superficie masticante dei denti, specialmente molari e premolari, sono presenti dei solchi e delle fessure responsabili di più dell’80% delle carie tra i 5 e i 17 anni se non trattati. La sigillatura è una metodica di prevenzione delle lesioni cariose conosciuta ed applicata in tutto il mondo ormai da molti decenni, consiste nella chiusura meccanica utilizzando un composito biocompatibile delle irregolarità dello smalto dentario presenti principalmente sulla porzione masticante dei molari, dei premolari e, in alcuni casi, sulla superficie palatale dei denti anteriori. È una manovra molto semplice, veloce e assolutamente indolore, la sua efficacia è massima se eseguita subito dopo l’eruzione del dente definitivo, ad esempio per i primi molari permanenti tra i 6 e i 7 anni.

Cos’è un trauma?

Le lesioni da trauma sono di solito provocate da cadute accidentali, eventi sportivi o incidenti stradali, interessano principalmente i denti anteriori di bambini o adolescenti e gli incisivi centrali superiori sono i più colpiti. È un evento di assoluta urgenza dove la tempestività gioca un ruolo fondamentale bisogna recarsi immediatamente da un dentista o in un pronto soccorso odontoiatrico portando con sé, se presente, il dente o il frammento di dente conservato sotto soluzione fisiologica, saliva del paziente o latte.

Tutti i traumi si trattano nella stessa maniera?

È importante comprendere la dinamica e l’entità dell’evento e fare una diagnosi clinica e radiologica corretta, possono verificarsi diversi eventi:

  • Fratture: è possibile la frattura di una o più parti del dente e dell’osso circostante, se il frammento dentale è stato conservato adeguatamente (sotto soluzione fisiologica, saliva o latte a lunga conservazione) si procederà al reincollaggio
  • Lussazioni dentali: spostamento del dente anomalo a seguito di un colpo, si eseguirà un riposizionamento dell’elemento dentale seguito da una stabilizzazione mediante filo (simile all’apparecchio ortodontico) per 2-4 settimane
  • Avulsioni traumatiche: perdita completa del dente a seguito del trauma, si può procedere al reimpianto e stabilizzazione dell’elemento a patto che non sia passato molto tempo e che sia stato conservato correttamente

Nel caso il trauma coinvolga un elemento da latte la situazione è meno grave (non si reimpiantano generalmente denti decidui) ma bisogna controllarlo clinicamente e radiologicamente.

Il fluoro è importante?

La fluoroprofilassi, ovvero la costante presenza di fluoro a livello della cavità orale, riduce significativamente il rischio di carie. Il fluoro agisce:

  • Rinforzando lo smalto formando la fluoroapatite
  • Favorendo la rimineralizzazione dello smalto demineralizzato
  • Svolgendo un effetto antimicrobico

Il fluoro è presente in differenti concentrazioni nell’acqua che beviamo ed in molti alimenti (ad es. patate, carote e spinaci) per completare l’assunzione sono disponibili dentifrici fluorati o perfino compresse.
È necessario tuttavia controllare la quantità di fluoro somministrata poiché in caso di eccesso si può andare incontro a fluorosi. La fluorosi (malattia da eccesso di fluoro) porta alla formazione di fastidiose macchie bianco giallastre sulla superficie dei denti, soprattutto incisivi centrali e laterali superiori, e nei casi più gravi ad accumuli scheletrici.
È da preferirsi la via topica ovvero da contatto per la somministrazione del fluoro rispetto a quella sistemica (compresse), ne consegue che il prodotto di elezione rimanga il dentifricio fluorato con cui lavare i denti:

  • Da 8-10 mesi a 6 anni utilizzare 2 volte al dì un dentifricio a basso contenuto di fluoro (almeno 600 ppm) per minimizzare il rischio di fluorosi
  • Dopo i 6 anni il rischio è minore quindi è possibile impiegare dentifrici ad alta concentrazione (almeno 1000 ppm)