Un noto proverbio recita “Chi ben inizia è a metà dell’opera” e rappresenta bene il nostro spirito.
Teniamo molto a questo momento perché da lui dipenderà l’esperienza del paziente all’interno dello studio.
La prima visita è un’occasione di comunicazione e confronto tra il paziente ed il medico che serve per formulare una diagnosi accurata a cui seguirà un piano di trattamento tradotto in un preventivo preciso.
È importante portare oltre ai consueti documenti (carta d’identità e codice fiscale) tutta la documentazione medica che possa essere utile all’odontoiatra per valutare lo stato del paziente come:
L’anamnesi è una fase di raccolta dati dove il medico acquisisce tutte le informazioni necessarie sullo stato di salute del paziente. Prima di accomodarsi nella sezione operativa il nostro personale di segreteria Le fornirà la scheda anamnestica da compilare in tutte le sue parti, è molto importante indicare:
Se avete dei dubbi al momento della compilazione non preoccupatevi chiedete al nostro personale.
L’anamnesi sarà poi controllata e firmata dal medico che effettua la visita, potrete chiedere a lui come terminare le parti mancanti.
È importante che il paziente comunichi durante le visite successive eventuali cambiamenti dello stato di salute o sull’assunzione di farmaci in maniera da aggiornare la scheda anamnestica che rimane sempre all’interno della cartella clinica.
Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati o GDPR, operativo a partire dal 25 maggio 2018, è la normativa europea in tema di tutela della privacy più recente ed attualmente in vigore. Lo studio Vercellini è assolutamente rispettoso di tale legislazione e durante l’anamnesi Vi verrà consegnato copia del regolamento in tema di trattamento dei dati personali che dovrete sottoscrivere, tale regolamento è sempre consultabile da parte del paziente essendo appeso nella bacheca della nostra sala d’attesa e disponibile a questo link.
Il consenso informato non è semplicemente la firma di un modulo! Ogni paziente che entra nel nostro studio ha il diritto e il dovere di essere adeguatamente informato sulle terapie che verranno intraprese, su quali benefici e rischi queste comportino e sulle eventuali complicanze possibili. Tutti i nostri medici rispettano coscienziosamente questo principio etico che sta alla base della nostra professione quindi dopo aver proposto una terapia viene spiegato al paziente in maniera comprensibile in cosa consista e soprattutto si ascoltano e fugano tutti i dubbi che derivino da tale spiegazione. Solo allora viene messo “nero su bianco” quello di cui si è parlato con la firma su un modulo, il consenso informato non è quindi un atto di fiducia ma è una dichiarazione di ricevuta informazione e comprensione del trattamento a cui saremo sottoposti.
È possibile, l’esame clinico è la parte fondamentale della visita ma tuttavia in molte situazioni è necessario completarlo con una parte radiografica che permette al dentista di vedere oltre le gengive visualizzando i lati nascosti dei denti e le ossa sottostanti.
In particolare possiamo eseguire nel nostro studio con esito immediato:
La gravidanza non è un motivo per rinviare cure odontoiatriche di routine o il trattamento necessario di condizioni acute. Esistono linee guida ministeriali che indicano come sicuri i trattamenti odontoiatrici quali le otturazioni, la terapia endodontica, le avulsioni dentali e soprattutto l’ablazione del tartaro. Questo perché:
In accordo con le raccomandazioni del ministero della salute non ci sono controindicazioni legate alle cure dentali, l’anestesia è un farmaco sicuro così come gli antibiotici e gli antinfiammatori di uso odontoiatrico.